Alle atlete ed atleti del gruppo sportivo Kuma
e alle loro famiglie

Carissime, carissimi,

ancora una volta ci troviamo nell’imbarazzo di dover interpretare disposizioni di legge contraddittorie.

Il DPCM del 24/10/2020 intimava la sospensione delle attività sportive, consentendo gli allenamenti dei soli atleti “di interesse nazionale”.

Il senso della disposizione era chiaro: sospendere le attività che comportano lo spostamento di grandi numeri di atleti. Perché se è vero che le piscine sono ambienti sicuri, gli spostamenti da e per la piscina, gli assembramenti fuori dai cancelli, l’aggregazione degli atleti prima e dopo l’allenamento rappresentano situazioni di potenziale diffusione del Covid 19.

Dal canto loro le Federazioni sportive, alle quali era demandata la definizione di “interesse nazionale”, non potendo discriminare fra atleti di serie A e di serie B hanno stabilito che tutti i tesserati sono da considerare tali, consentendo in questo modo di allenarsi a tutte le categorie, dalla Propaganda ai Master.

Comprendiamo la posizione della nostra Federazione e comprendiamo la voglia di tornare in acqua il prima possibile, ma riteniamo che in questo momento siano necessari da parte di tutti realismo e senso civico.

Siamo nel pieno della seconda ondata della pandemia di Covid 19: ogni giorno aumenta il numero di contagiati e diminuisce quello dei letti disponibili nelle terapie intensive. L’unico argine alla diffusione del virus sta nei corretti comportamenti individuali e nella riduzione di tutti gli spostamenti non strettamente necessari.

Per questo, essendo ad oggi statisticamente inevitabile la presenza di soggetti positivi al Covid in qualsiasi gruppo di atleti, abbiamo deciso,  a malincuore e contro i nostri stessi interessi ma consapevoli delle nostre responsabilità, che le piscine del gruppo Kuma non riapriranno sino a quando non sarà possibile farlo in piena sicurezza per tutti i frequentatori. 

Per la stessa ragione non organizzeremo trasferte presso altri impianti che, con una decisione che riteniamo incauta, offrono spazio acqua non solo ai propri ma agli atleti di altre squadre e non avalleremo alcuna forma di aggiramento dei principi di cautela che hanno ispirato il DPCM del 24/10/2020.

Naturalmente chi non condivide tali principi e non si riconosce nelle nostre posizioni potrà come sempre rivolgersi alla direzione sportiva per essere svincolato da qualsiasi impegno nei confronti della società.

Con la prossima settimana predisporremo un programma di allenamento a secco da svolgere a casa o all’aperto nel mese di novembre; nel frattempo vi raccomandiamo di avere cura della salute vostra e dei vostri cari rimanendo a casa.

Ph. ©M. Maggs @Pixabay